L’alba inaspettata
Iniziamo subito con, qual’era il programma?
Svegliarsi alle 6 e alle 7, massimo 7 e mezzo essere in macchina di modo da arrivare alle Slieve League per vedere l’alba prevista per le otto e mezzo.
Semplice no?
No, il letto ha questa proprietà di incrementare l’attrazione gravitazionale con il ridursi dell’ora della sveglia; quindi se ti devi svegliare alle 8 la sua attrazione ha una costante g=10 ma se ti devi svegliare alle 6 questa costante magicamente cambia e diventa 1000!
Siccome l’unica forza che può contrastare quella di gravità del letto in questo caso è la forza di volontà, e noi non ne avevamo molta; siamo rimasti a letto fino alle 7…
Quindi prima delle 7:30 non abbiamo messo in moto.
Google maps già gridava al ritardo catastrofico mostrandoci che saremmo arrivati al parcheggio delle scogliere alle 8:20 e che quindi potevamo dire ciaone all’alba; si sa che lei non sente la forza gravitazionale del materasso.
Lungo la strada è stato comunque bello vedere il paesaggio assumere contorni sempre più nitidi, il blu notte del cielo diventare oltremare e poi cobalto; vedere la realtà prendere maggiore forma man mano che il sole si svegliava.
Quando eravamo ormai vicini all’arrivo della sfera infuocata abbiamo avuto fortuna di trovare un bello spiazzo; che poi ho scoperto essere proprio nel luogo in cui si trova la cascata segreta di Largy, che ci permetteva di vedere la baia di Donegal e tutta la costa nord illuminarsi lentamente.
Largy
Insieme a noi alcune pecore brucavano tranquillamente, anche se una di loro mi ha belato contro; chissà se abbiamo disturbato la loro meditazione mangereccia mattutina.
Neanche a dirlo faceva freddo, abbastanza freddo da non desiderare di togliersi i guanti per maneggiare l’attrezzatura fotografica.
Matteo però è un vero guerriero, ormai non è una cosa da mettere ulteriormente in discussione; infatti ha estratto il drone e gli ha fatto fare un voletto di riscaldamento.
Poi vi anticipo che c’è voluta più di mezz’ora di riscaldamento in macchina per riportare le sue mani ad una condizione accettabile per l’essere umano.
Prima ho nominato la Cascata Segreta di Largy, il nome è auto esplicativo; è una bellissima cascata accessibile solo dalla spiaggia in quanto si trova dentro una insenatura della costa.
Arrivarci però non è semplice; le pietre della costa su cui bisogna camminare sono scivolose e accessibili solo con la bassa marea.
Non basta una qualunque bassa marea, ne serve una più bassa di mezzo metro e quindi l’inverno non è decisamente la stagione giusta per avventurarsi, a meno di non avere una muta e molta intraprendenza.
Le protagoniste della giornata: le Slieve League
Con la luce del sole sempre più alta in cielo e che illuminava piano piano tutto il paesaggio siamo arrivati al parcheggio delle Sliabh Liag (Slieve League).
Abbiamo lasciato la macchina al primo parcheggio.
Se volete solo ammirare le scogliere andate all’altro che è vicinissimo al view point delle scogliere.
Se pensate di fare un loop valutate dove vi conviene lasciare la macchina.
Abbiamo pagato 15€ per parcheggiare per l’intera giornata e ci siamo incamminati, zaini in spalla e animi pronti; l’aria fresca che ci finiva di svegliare.
Il percorso fino alle scogliere è stato molto bello, c’erano tantissime pecore e abbiamo potuto fare qualche foto interessante; la luce del mattino è perfetta e da a tutto un’aura di calore.
Queste magnifiche scogliere a picco sul mare sono alte 609m, quasi tre volte le Cliffs of Moher!
Dal view point lo sguardo le abbraccia completamente e lì per lì ho pensato che non fossero così monumentali, non mi rendevo conto di quanto fossero lontane e che quello era il motivo per cui mi sembravano “piccole”.
Nella ripresa fatta poi col drone ho dovuto ricredermi, guardate quanto tempo ci mette ad inquadrare il mare, e sta andando a 50 km/h!
Una volta che i vostri occhi saranno pieni della vista di queste monumentali sculture della natura potete incamminarvi lungo il sentiero costruito pazientemente con enormi pietre.
One Man’s Pass
Il sentiero segnato lascia presto spazio alla natura e quindi all’ormai familiare bog.
Questo è un forte deterrente per qualsiasi avventuriero se il meteo è inclemente, siamo stati fortunati che era una splendida giornata di sole con poco vento per di più.
Se il bog non ci ha sconfitti non preoccupatevi che il tratto successivo ci è riuscito alla grande!
Infatti siamo arrivati di fronte al One Man’s Pass: uno stretto crinale scoscesissimo di 400m che è molto simile ad un coltello.
Mi è dispiaciuto molto non essere riuscita ad attraversarlo, anche perché abbiamo scoperto che era solo il primo scalino ad essere inquietante. Siamo passati a destra evitandolo e poi sono salita per vedere il crinale dall’altro lato, devo dire che visto da nord non sembrava così spaventoso come da sud.
In questa foto potete vedere un corvo reale, da noi soprannominato amichevolmente Gandalf in quanto ci scrutava e per me non gracchiava ma diceva: “You shall not pass!!!”
Ci siamo fermati a mangiare ed era chiaro che Gandalf era abituato a supplicare cibo agli escursionisti, anche se con quel becco enorme non mi inteneriva particolarmente.
Fun fact: mentre salivamo abbiamo sentito un suono che sembrava la suoneria di un cellulare, però non c’era nessuno! Indovinate un po’?
I corvi reali possono imparare a riprodurre i suoni come i merli indiani…era proprio Gandalf a fare quel suono!
Dopo il One Man’s Pass abbiamo raggiunto la cima e come sempre è una forte emozione spuntare un’altra cima irlandese.
L’idea era quella di scendere verso Tellin seguendo il Pilgrim’s Path ma purtroppo era già tardi, facciamo dietrofront e torniamo sui nostri passi.
Vorrei tornare in questo luogo e percorrere il Pilgrim’s Path; noi siamo solo gli ultimi esploratori di questi crinali.
Sulla via del ritorno
Si crede che già prima dell’avvento del Cristianesimo in Irlanda le Slieve League fossero luogo di pellegrinaggio.
Il nome di questo sentiero trova la sua origine nell’era delle leggi penali irlandesi del XVIII e XIX secolo, queste venivano imposte alla popolazione locale per costringere i cristiani cattolici a convertirsi alla “vera religione”, quella protestante anglicana.
Come potevano quindi professare di nascosto la loro fede?
Venivano proprio in questi luoghi remoti a celebrare la messa sulle “Mass Rocks”.
Ho letto che ci sono resti di un sito monastico paleocristiano ma noi non lo abbiamo visitato, se lo trovate mandatemi qualche foto!
Lesti lesti scendiamo, diamo la precedenza ad un folto gregge di pecore che ha deciso di godersi il tramonto da un punto panoramico, e saliamo in macchina che il sole è andato a letto da un pezzo.
Voglio tornare alle Slieve League, magari noleggiando un kayak per vederle dal basso!
Relax al Rusty Mackerel
Il nostro rifugio per la notte non si trova lontano, è il Rusty Mackerel.
Questo bellissimo pub offre delle comode stanze sul retro dell’edificio principale, ognuna dotata di bagno privato con una doccia di cui mi sono innamorata! L’acqua cadeva da un piatto quadrato e dava l’impressione di stare sotto ad una cascata, dopo una bella sudata alle scogliere non c’è niente di più che si possa desiderare.
Una volta rinfrescati siamo andati a mangiare al pub, servizio veloce e cibo veramente ottimo, io ho ordinato il Rusty’s Fish Platter perché mi sentivo in vena di fare la spendacciona (26,50€) ma alla fine è stato Matteo a finirlo.
Mentre aspettavamo i piatti si sono seduti ai tavoli vicino al nostro una coppia dell’Irlanda del Nord e una famiglia americana (anche loro erano stati alle Slieve League), non avendo molto da dire tra noi non ho potuto fare a meno di ascoltare ciò che si raccontavano e alla fine mi sono infilata nella conversazione.
Mentre in Italia la cosa sarebbe sembrata fastidiosa qui è diverso, il pub è un meraviglioso luogo di incontri e non c’è niente di meglio che trovare persone con cui conversare del più e del meno; come di commerci di auto, ingegneria e delle 12 damigelle d’onore che la futura sposa avrebbe avuto!
Qualche altra bevuta dopo e qualche ora dopo ci siamo ritirati, volevamo andare a letto presto ma io mi ero fatta prendere troppo dalla voglia di parlare in inglese che alla fine siamo andati a letto alle 23!
Se non sapete come siamo arrivati qua o cosa ne sarà di noi…eccovi i pulsanti.
Che posti meravigliosi! L’Irlanda è davvero magica. Grazie di aver condiviso il tuo viaggio.
Commento personale: persino in un posto quasi incontaminato della natura, abbiamo un corvo reale che fa la suoneria del cellulare 😥
Ma in realtà è una cosa simpatica xD Alla fine resta un posto naturale.
In un isola piccola come l’Irlanda è difficile che gli animali non si abituino alle persone, poi i corvi sono così intelligenti che è impossibile evitarlo.
Grazie!
Thanks for your blog, nice to read. Do not stop.